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Recensione Riepilogativa: GLI ALTRI AMERICANI di John Leguizamo

Gli Altri Americani andrà in scena fino a domenica 26 ottobre al Public Theater.

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Recensione Riepilogativa: GLI ALTRI AMERICANI di John Leguizamo

THE OTHER AMERICANS, un nuovo spettacolo teatrale che esplora il sogno americano in collisione con la realtà latina, scritto dal vincitore dell'Emmy Award John Leguizamo e diretto dal vincitore del Tony Award Ruben Santiago-Hudson, è ora in scena al The Public Theater.

Il vincitore dell'Emmy Award John Leguizamo interpreta Nelson Castro, un proprietario di lavanderia colombiano-americano nel Queens, che si confronta con un'attività in fallimento e segreti sepolti nel suo nuovo spettacolo THE OTHER AMERICANS. Quando suo figlio Nick torna da una struttura per il benessere mentale dopo un incidente traumatico, il mondo di Nelson si sgretola. Impegnato a proteggere la sua famiglia e la sua attività, affronta sfide razziali e di identità per realizzare il suo sogno, dimostrando il suo successo. Nelson deve navigare le torbide acque della moralità per salvare il suo futuro. Riuscirà a emergere vittorioso o il suo passato consumerà tutto ciò che gli è caro? Il vincitore del Tony Award Ruben Santiago-Hudson dirige questo avvincente racconto di resilienza. 

Il cast completo di THE OTHER AMERICANS include Rosa Evangelina Arredondo (Norma), Kimberli Flores (Sostituto), Sarah Nina Hayon (Veronica), Jaime José Hernández (Sostituto), Rebecca Jimenez (Toni), John Leguizamo (Nelson), Trey Santiago-Hudson (Nick), Bradley James Tejeda (Eddie), Luna/">Luna Lauren Velez (Patti), e Juan Francisco Villa (Sostituto). Scopri cosa dicono i critici...


Juan A. Ramírez, The New York Times:  La specificità culturale nel lavoro di Leguizamo è impeccabile e nel suo primo sforzo di scrivere per un cast completo, supera due ostacoli importanti: un buon orecchio per i dialoghi e la comprensione che tutti necessitano di forti intenzioni. La sua carriera lo ha da tempo affermato come un artista americano perspicace, quindi per avere successo in questo nuovo campo dovrebbe solo fidarsi della sua unicità.

Sara Holdren, Vulture: La commedia è sincera e ambiziosa, cercando chiaramente di bilanciare umorismo e dolore, per evocare sia il frastuono delle sitcom sia la profondità da Pulitzer, offrendo una visione specifica delle rotture americane, ma nonostante il suo talento per la commedia dei personaggi, Leguizamo inciampa pesantemente quando si tratta di scrivere dialoghi. 

Charles Isherwood, The Wall Street Journal: "The Other Americans" non è privo di difetti. Con un taglio giudizioso, in particolare dei dialoghi espositivi o ripetitivi, lo spettacolo acquisterebbe un ritmo più serrato. Ma sebbene la rivelazione che porta il dramma a un climax doloroso abbia un vago sentore di artificiosità, il confronto rabbioso che ne deriva tra Nelson e Nick ha un potere contusivo e brutale. Richiama anche, senza sembrare derivativo, i classici drammi americani—di Miller e altri—in cui padri e figli, nonostante i loro migliori sforzi per evitarlo, diventano nemici mortali.

Robert Hofler, The Wrap: Brevi scene che ci illustrano l'infanzia traumatica di Nelson e il complesso di inferiorità di Toni vengono introdotte e risolte solo pochi minuti dopo. Ciò che è necessario è un'impostazione nell'Atto 1 e poi un lento evolversi nel secondo atto. Ciò che Leguizamo riesce a ottenere, fortunatamente, è molto di più: una vera tragedia americana.

Howard Miller, Talkin' Broadway: Per due ore, più un'interruzione, siamo invitati a unirci a questo viaggio familiare implacabile nella notte, pervaso da svolte prevedibili della trama e dialoghi purtroppo banali, insieme a un finale che è prevedibile molto prima che si svolga. Arthur Miller e Eugene O'Neill hanno scritto i loro magistrali drammi familiari disfunzionali negli anni '40 con voci allora originali e significative. The Other Americans è ambientato alla fine degli anni '90 ma, a parte l'inserimento di personaggi latini e il persistente odore di razzismo, offre ben poco di nuovo o rivelatorio.

Jonathan Mandell, New York Theatre: Il regista Ruben Santiago-Hudson ha messo insieme un cast (incluso il proprio figlio nel ruolo di Nick) che rende giustizia ai ritmi autentici dei personaggi di Leguizamo, specialmente Luna Lauren Velez nel ruolo di Patti e ovviamente lo stesso Leguizamo. Anche se si desidera che Leguizamo scrittore fosse stato più gentile con il suo personaggio, Leguizamo attore lo rende più simpatico e carismatico di quanto meriti.

Kyle Turner, New York Theatre Guide: Nonostante il tentativo di specificità, con riferimenti alla gentrificazione di Jackson Heights, una sceneggiatura bilingue e una dinamica familiare dettagliata con ricette preferite per la cena e classici brani di Denroy Morgan, The Other Americans ha una stantiezza che lo pervade. Lo spettacolo delude nel non riuscire a trasmettere l'urgenza che vorrebbe, particolarmente in un panorama culturale dove le conversazioni su chi è considerato americano sono più potenti che mai. La sua rilevanza allarmante non compensa una mancanza di slancio nello spettacolo e una sceneggiatura spesso formulaica: nessuno sa comunicare, i personaggi sono bombe a orologeria e si fanno compromessi oscuri.

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