BULLISMO E VIOLENZA GIOVANILE IN UN TESTO CHE E' UN FORTE SCHIAFFO PER UNA SOCIETA' APATICA
La Margot Theatre Comany torna al Teatrosophia con una pièce cruda, spietata che ben illustra il disagio giovanile tra violenza e inadeguatezza. DNA, un testo di Dennys Kelly diretto da Valentina Cognatti ci presenta un gruppo di giovani annoiati, impauriti da un futuro insicuro e abbandonati da una società troppo occupata a dare un senso alla propria vita quotidiana.
I giochi di potere in questo gruppo di giovani viene realisticamente mostrato nelle lotte che si creano tra di loro di fronte agli errori e alle paure che le loro stesse azioni hanno creato. Una ragazza bullizzata dal gruppo cade in un dirupo ed è creduta morta. Per nascondere la loro responsabilità nell’accaduto i giovani mettono in atto un piano per far incolpare un ignaro postino facendo trovare il suo DNA sulla felpa della giovane. Il più debole del gruppo viene costretto a testimoniare di aver visto l’uomo nel bosco dove la ragazza è scomparsa. Il postino viene condannato e tutto sembra filare liscio fino al momento in cui la giovane viene ritrovata dopo parecchio tempo. Aveva vissuto di espedienti in un rifugio nascosto per paura di tornare a subire le violenze del branco. La paura di essere scoperti e di finire tutti in giudizio spinge il più forte del gruppo, ma anche il più interiormente debole a prendere l’iniziativa. L’unica via di scampo per salvare i gruppo è di sopprimere la giovane di cui lui moralmente si assume la responsabilità isolandosi poi da tutti gli altri che continueranno le loro vite più o meno normalmente.

Una semplice scenografia composta da tubi Innocenti e un gioco ritmato di buio/luce accompagna le performance di questi nove giovani attori il cui affiatamento ha un tempismo scattante, denso di drammaticità. I passaggi dai momenti di realizzazione dell’accaduto alle reazioni violente e alle dinamiche di sopraffazione sono così ben vissuti dal gruppo di attori che ci si dimentica di assistere ad una pièce teatrale. Si ha come la sensazione di spiare da una finestra quello che possa veramente accadere tra le ombre in un cortile scolastico. Perla Ambrosini, Alessandro Anastasi, Silvia D’Anastasio, Martina Grandin, Alessandro Pisanti, Patrick Passini, Michelangelo Raponi, Alice Staccioli e Martina Granata si sono amati, odiati, picchiati, sdegnati, avversati, desiderati con estremo realismo in una prestazione decisamente rara per un cast così giovane e dove si vede la mano delicata di una regia scaltra ed esperta.

Il bullismo è una piaga sempre più diffusa. La mancanza di attenzione e la mancanza di educazione in questa nostra epoca in cui l’odio e la discriminazione sono incentivate da chi dovrebbe invece combatterli, divengono azioni sempre più necessarie. Il danno che la società attuale sta infliggendo alle generazioni future è più che evidente ma chi dovrebbe combatterlo non se ne interessa. Ancora una volta è il teatro a proporre educazione con questa pièce che dovrebbe essere rappresentata in tutte le scuole accompagnata da un dibattito adeguato a ridare ai giovani speranza e rispetto.
Margot Theatre Company e Teatrosophia
Presentano
DNA
di Dennis Kelly
Regia: Valentina Cognatti
Aiuto regia: Martina Grandin
Scenografia: Michelangelo Raponi
Organizzazione: Alice Staccioli
Produzione: Margot Theatre Company
Cast
Perla Ambrosini, Alessandro Anastasi, Silvia D’Anastasio, Martina Grandin, Alessandro Pisanti, Patrick Passini, Michelangelo Raponi, Alice Staccioli, Martina Granata

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