Attualmente in scena al Irish Repertory Theatre la prima di New York di The Honey Trap di Leo McGann. Diretto da Matt Torney, il cast include Doireann Mac Mahon, Daniel Marconi, Samantha Mathis, Molly Ranson, Harrison Tipping e Annabelle Zasowski.
Belfast, 1979. Nel pieno dei Troubles, due soldati britannici fuori servizio pensano di aver fatto colpo su due ragazze locali in un pub unionista alla periferia della città. Ma quella che inizia come una notte di flirt e scherzosa rivalità presto si oscura. Decenni dopo, mentre uno dei soldati racconta gli eventi per un progetto di storia orale americano, riaffiorano ricordi sepolti da tempo, portandolo a tornare a Belfast in cerca di risposte e vendetta.
Vediamo cosa dicono i critici sul nuovo spettacolo...
Michael Sommers, New York Stage Review: Grazie in parte alla straordinaria produzione di Matt Torney, che fa un impressionante debutto alla regia presso l'Irish Rep, The Honey Trap offre un teatro altamente coinvolgente. Il dramma di Leo McGann potrebbe essere espresso più pienamente come una sceneggiatura, ma per ora l'interpretazione energica e l'atmosfera potente aiutano a renderlo uno spettacolo piuttosto soddisfacente.
David Finkle, New York Stage Review: Anche se The Honey Trap si conclude con un finale emotivamente sorprendente, una leggera domanda del critico è se nel colpo di scena Dave/Charlie McGann rischia di confondere troppo gli spettatori più letteralmente inclini prima di rivelare la sua devastante destinazione?
Marc Miller, Talkin' Broadway: L'addetto stampa al Irish Repertory Theatre, sempre utile e allegro, sembrava ancora più entusiasta del solito, come se stesse per distribuire biglietti a un vincitore. Non si sbagliava. The Honey Trap, la prima newyorkese del dramma di Leo McGann per l'Irish Rep, è un resoconto finemente lavorato, profondamente emotivo, di un momento difficile nella storia irlandese (non lo sono tutti?), ancorato da una performance stellare, e culminante in una delle scene più tese che abbia visto sul palco negli ultimi anni.
Thom Geier, Culture Sauce: Hayden è ipnotico nel ruolo di Dave, fiducioso e combattivo in un momento e poi gradualmente rivelando profondità nascoste di rimorso e rassegnazione man mano che la storia si svolge. Condividere la sua storia — o come direbbe Emily, “la sua verità” — sembra davvero avere un effetto catartico sull'uomo. Gli irlandesi hanno sempre avuto il dono di raccontare storie, dopo tutto, e The Honey Trap sottolinea quanto sia difficile catturare qualcosa di soggettivamente sfuggente come la verità.
David Walters, Front Row Center: The Honey Trap è un altro premio, un'altra vittoria, sullo scaffale dei buoni drammi storici dell'Irish Repertory Theatre con profondi sottotesti psicologici che rendono la serata a teatro grandiosa.
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