Review: MADEMOISELLE C. CHANEL LA REGINA DELLA MODA - IL FASCINO DEL MITO EMERGE COMUNQUE al TEATRO BRANCACCINO

By: Jun. 20, 2018
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Review: MADEMOISELLE C.  CHANEL LA REGINA DELLA MODA - IL FASCINO DEL MITO EMERGE COMUNQUE al TEATRO BRANCACCINO

MADEMOISELLE C. CHANEL LA REGINA DELLA MODA - IL FASCINO DEL MITO EMERGE COMUNQUE

AL TEATRO BRANCACCINO

Anche se MADEMOISELLE C. CHANEL LA REGINA DELLA MODA è stato lo spettacolo di fine corso 2018 del MIA ( Musical Inside Academy) , ci siamo trovati davanti un prodotto ben congeniato, piacevole da assaporare e che ha tutte le potenzialità, con i dovuti ritocchi per diventare una produzione professionale.

Concentrare l'incredibile avventura di Coco Chanel in un'ora e mezza di spettacolo non è facile, soprattutto con tutte le innumerevoli biografie, film, sceneggiati tv e ovviamente l'indimenticabile musical COCO del 1969 con la grande Katharine Hepburn andato in scena al Mark Hellinger Theatre di Broadway.

La regista e sceneggiatrice Mary Ferrara, è riuscita a selezionare alcuni momenti importanti della vita della stilista legati a incontri che furono essenziali nel percorso verso una gloria ancora oggi incontrastata ed ha sapientemente "cucito" queste vicende in un susseguirsi di personaggi che scorrono come le perle di una delle famose collane Chanel. Vediamo quindi la protagonista raccontare alla scrittrice e psicanalista Claude Delay le sue avventure, i suoi amori, i suoi amanti di entrambi i sessi, le amiche, le sue muse ispiratrici, i suoi collaboratori, per completare la sua biografia ufficiale a quattro mani che purtroppo vedrà la luce solo dopo la sua morte.

Sin dalla prima scena è subito ovvio che la sceneggiatura è stata influenzata dalla necessità di garantire ad ogni allievo dell'accademia una parte recitata ed una cantata oltre alle due coreografie iniziale e finale per coprire le tre discipline insegnate durante il corso: nonostante questo si rimane catturati dagli eventi descritti e dalla intensa personalità di questa incredibile pioniera della moda, interpretata con garbo ma anche con irruenza da Vanessa Innocenti (Oliver Twist, Il giro del mondo in 80 giorni, Quando er Tevere era biondo), unica professionista di questa produzione.

Come in molte produzioni scolastiche o amatoriali non ci sono musiche originali ma ad ogni personaggio è affidata una canzone scelta per il testo legato o alla situazione o allo specifico momento della vita della protagonista: è così che gli attori snocciolano brani in inglese e francese con garbo e preparazione: I'll never smile again, Parlez moi d'amour, Stardust, The last time I saw Paris, My way, The Lady is a tramp, Non je ne regrette rien, sono standard che apportano un tocco di fascino in più ai momenti spesso tristi e tragici della vita di Coco Chanel.

Ovviamente non ci siamo trovati di fronte ad interpretazioni a livello professionistico ed alcuni degli allievi hanno dimostrato migliore attitudine alla recitazione che non al canto, forse anche penalizzati da basi registrate non di ottima qualità. Altri all'opposto si sono trovati più a loro agio nel loro intervento canoro che non nel parlato, ma nel complesso tutti hanno dimostrato impegno e trasmesso al pubblico la chiara sensazione che si sono veramente divertiti ad interpretare questi ruoli, cosa da non sottovalutare mai.

Se questa pièce come speriamo avrà una edizione professionale pensiamo si debba prestare più cura ad alcuni dettagli. Innanzi tutto l'allestimento: non è pensabile che Coco Chanel utilizzi nel suo atelier stoffe sciatte e non stirate. Più attenzione deve essere prestata al suono: è stato difficile comprendere i dialoghi quando gli attori voltavano le spalle al pubblico. In questa performance tutto questo è risultato accettabile, non lo sarebbe se fosse stato in programmazione normale.

Alla fine della performance si sono succeduti due diversi momenti a chiusura della serata: oltre alla consegna dei diplomi a tutti gli allievi, la Produzione Spettacoli Teatrali TeatroSenzaTempo ha consegnato il premio alla carriera giunto alla terza edizione e assegnato quest'anno a Aldo Fabrizi. Il premio è stato ritirato dai nipoti Laura e Alessio Fabrizi: il direttore Antonio Sebastian Nobili ha introdotto la premiazione con una breve biografia del grande attore scomparso sottolineando l'importanza di tramandare la sua opera come quella di altri grandi nomi scomparsi che purtroppo sono spesso sconosciuti ai giovani che vogliono intraprendere la carriera teatrale.

TeatroSenzaTempo Produzione Spettacoli Teatrali

Presenta

MADEMOISELLE C.

Chanel, La regina della Moda

Testo e Regia di Mary Ferrara

Vocal Coach: Carlo Alberto Gioja e Michela Varvaro

Coreografie: Miriam Bonaccorso

Con

Vanessa Innocenti (Coco Chanel)

Chiara Alivernini (Geneviève Boucher de la Bruyère)

Giulia Capuzzimato (Cècile Sorel)

Jessica Di Bernardi (Claude Delay)

Stefano Di Giulio (Etienne de Balsan)

Sabrin Tahaebrahim Halawa (Vera Bate Lombardi)

Somaia Tahaebrahim Halawa (Suzanne Orlandi)

Virginia Menendez (Misia Sert)

Andrea Palmieri (Arthur Boy Capel)

Cast Tecnico

Aiuto Regia: Matteo Maria Dragoni

Assistente alle Coreografie: Giulia Capuzzimato

Scenografia: Marco Maradei

Costumi e Trucco: Virginia Menendez

Ufficio Stampa: MF Press


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