Sweet Charity: la dolcezza incanta Roma in tre date imperdibili

By: Jun. 06, 2018
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Sweet Charity: la dolcezza incanta Roma in tre date imperdibili

Gli allievi dell'American Musical Theatre Academy hanno portato in scena dall'1 al 3 giugno, al teatro Cometa Off di Roma, SWEET CHARITY. Il musical del 1966 si basa sulla sceneggiatura della pellicola di Fellini, "Le Notti di Cabiria", e diventa anch'esso un film nel 1969.

Con la regia di Kenneth Avery-Clark e di Melania Maggiore, lo spettacolo si apre con Charity Hope Valentine (Sofia Caselli), una ballerina del Fandango Ballroom, e il suo fidanzato Charlie (Flavio Marullo) seduti su una panchina a Central Park.
Stanco di sentirla parlare di quando sia vanitoso, il ragazzo getta Charity nel laghetto e scappa con la sua borsa e i suoi soldi.
Grazie all'aiuto dei passanti, Charity torna al ballroom e solo grazie alla conversazione con le sue amiche Nickie (Carlotta Tommasi) ed Helene (Laura Forcella) capisce di essere stata sfruttata da Charlie.
Continua per lei la ricerca del vero amore e, dopo una strana notte passata nel guardaroba di Vittorio Vitale (anche lui interpretato da Flavio Marullo), decide di cambiare vita. In seguito rimane intrappolata in un ascensore insieme ad un ragazzo in preda al panico: Oscar
Passato l'attacco di claustrofobia del ragazzo e finalmente liberi, Oscar le chiede di accompagnarlo in una chiesa. Nonostante non sia filato tutto liscio, i due si accordano per un vero appuntamento ed è allora che Oscar la chiama per la prima Sweet Charity.
Dopo numerose uscite però, il ragazzo non sa ancora che lavoro faccia davvero Charity, convinto che sia una dipendente della banca. Durante una gita a Coney Island, dove rimangono intrappolati su una ruota panoramica, è la ragazza ad avere una crisi ed entrambi capiscono di dipendere l'uno dall'altra.
Ma Charity non può più mentire e, proprio quando sta per dire ad Oscar la verità, lui la sorprende confessandole di essere già a conoscenza di tutto da qualche settimana e di averlo accettato.
I due decidono di sposarsi ma, poco prima del grande passo, durante una passeggiata a Central Park, Oscar capisce di non poter più sposare Charity perché non riesce a convivere con il pensiero di lei e del suo passato. Così la lascia e, a differenza del musical di Broadway, invece di buttarla nel laghetto, la abbandona piangente nel parco.

Gli allievi dell'AMTA, con la loro rappresentazione completamente in inglese, catturano l'attenzione dello spettatore fin dall'inizio, portandolo in un teatro newyorkese. Impeccabili le coreografie di Ste Clough e di Kenneth Avery-Clark, così come l'interpretazione dei testi di Dorothy Fields che hanno coinvolto il pubblico al punto che molti, durante l'intervallo, non riuscivano a smettere di cantare il ritornello di I'm the bravest individual.
Esilaranti Sofia Caselli e Carmine Barbato che, con i loro Charity e Oscar, hanno ispirato simpatica e fatto venire giù il teatro.
Un musical divertente, romantico, che appassiona e che fa tenerezza: la dolcezza di Charity e la sua perseveranza nella ricerca del vero amore dovrebbe essere un esempio per tutti. Nonostante le brutte storie vissute, gli abbandoni e la sua situazione misera, non si è mai abbattuta ma si è rialzata -a volte anche fradicia- e ha ripreso in mano la sua vita con forza.
Ci fa capire che, anche quando le cose vanno male, non bisogna mai darsi per vinti o rinunciare ma, anzi, ricominciare con più determinazione per raggiungere l'obiettivo, perché senza l'amore la vita non ha valore.

Sweet Charity
Molinari Art Centre

Testi di Dorothy Fields
Libretto di Neil Simon
Musiche di Cy Coleman
Regia di Kenneth Avery-Clark, Melania Maggiore
Con Carmine Barbato, Sofia Caselli, Giuseppe Dulcetta, Giulia Fagioli, Laura Forcella, Laura Girone, Flavio Marullo, Francesca Menabene, Erica Picchi, Francesca Rimoldi, Sara Spadoni, Carlotta Tommasi, Andrea Vinaccia

Scene Onelia Soldini
Coreografie Ste Clough e Kenneth Avery-Clark
Direzione Musicale Federico Zylca
Impianto Luci Valerio Peroni
Produzione esecutiva Nicholas Musicco



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