BWW e i consigli per Natale, parte 2 - 'Road to the North Pole'

By: Dec. 29, 2015
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Lo show che vorrei suggerirvi di guardare quest'anno per Natale è un episodio speciale de "I Griffin" (più precisamente il settimo della nona stagione) andato in onda il 12 dicembre del 2010: "IN VIAGGIO PER IL POLO NORD" ("Road to the North Pole" in originale). Sebbene non sia un musical in senso stretto, la presenza di alcuni ottimi numeri musicali rende questo speciale natalizio molto interessante per un amante dei musical.

"I Griffin" è una sit-com che ha avuto sempre un occhio di riguardo verso il teatro musicale classico (a partire dalla sigla, che vede tutti i personaggi impegnati in un siparietto da spettacolo di varietà), che ha spesso parodiato in maniera esplicita o creando brani originali dal sapore molto classico (come il riuscitissimo "A bag of weed", con cui il cane Brian riesce a convincere i cittadini di Quahog a legalizzare la marijuana). Quello di cui stiamo parlando, però, è forse il primo episodio in cui i numeri musicali (tre in tutto, in un episodio della durata di cinquanta minuti) hanno avuto un ruolo centrale. Molto gradevole anche il resto della colonna sonora, composta in gran parte da classici temi natalizi riarrangiati per adattarsi a situazioni di tensione, mai in maniera banale, tanto che molti di essi sono a stento riconoscibili.

La trama è semplice ma efficace (seguono SPOILER). Dopo un diverbio con il Babbo Natale del centro commerciale, Stewie decide di recarsi insieme a Brian al Polo Nord per ucciderlo. Una volta arrivati, però, i due amici scoprono che Babbo Natale e i suoi elfi si sono trasformati in dei relitti umani a causa dell'enorme mole di lavoro che devono svolgere per soddisfare la crescente cupidigia della gente. Stewie e Brian decidono così di aiutare il pover'uomo, troppo malato per finire il lavoro, consegnando i regali al posto suo ma - colpo di scena - falliscono miseramente. Riusciranno però a salvare il Natale degli anni successivi presentandosi al telegiornale e pregando i telespettatori di non chiedere più di un solo regalo all'anno.

Anche se alcuni di voi (specialmente quelli che non amano l'umorismo nero e un po' becero della famiglia Griffin) potrebbero storcere il naso di fronte a questo episodio per via delle scene esplicite di violenza, e anche quelli che generalmente le apprezzano potrebbero trovarle fuori luogo in uno speciale natalizio, va detto che esse non vengono mai inserite allo scopo di fare scandalo e far parlare della serie come avviene in altri episodi della sit-com (si pensi a "The 2000-Year-Old Virgin", episodio dimenticabilissimo studiato apposta per dare adito a polemiche). Né siamo di fronte a un racconto cinico e dissacrante nei confronti di tutto ciò che riguarda il Natale (cosa che sarebbe alquanto banale); al contrario, la sceneggiatura di Danny Smith è molto sincera e genuina, ed è proprio questo che la spinge a ricorrere ad un crudo realismo che rende edificante ed istruttivo il messaggio finale sui pericoli del materialismo.
Non disturba particolarmente neppure il fatto che lo sceneggiatore indugi quasi morbosamente su dettagli macabri quali il fatto che gli elfi di Babbo Natale siano quasi tutti affetti da malattie generiche per via di reiterati accoppiamenti tra consanguinei volti a soddisfare un sempre crescente bisogno di manodopera, o l'invasione domestica in cui sfocia il tentativo di Brian e Stewie di portare doni a una famiglia. Una volta accettato il fatto che certe scene sono semplicemente in linea con lo stile dello show che stiamo guardando esse risultano semplicemente paradossali e funzionali al ritmo serrato dell'episodio. Una frase come "Now they're on crack and it feels like Iraq" ("Ora [gli elfi] sono strafatti di crack e sembra di stare in Iraq") non sembra dissacrante ma solo una logica conseguenza dello scenario in cui ci troviamo. Il fatto che tentando di consegnare i regali i due protagonisti finiscano per prendere in ostaggio una famiglia non è altro che il finale di un climax che dimostra quanto i due siano a disagio nel ruolo che hanno scelto di ricoprire.

La colonna sonora di Chris Sheridan ricevette giudizi estremamente positivi, tanto che la canzone "Christmas time is killing us" (quella in cui Babbo Natale e i suoi elfi descrivono la loro tragica situazione) venne candidata nel 2012 a un Grammy (poi vinto da "Il mio nuovo sogno" dal film "Rapunzel", che personalmente non trovo altrettanto memorabile).

Si segnala inoltre la presenza di Ron MacFarlane (padre di Seth Macfarland) in veste di narratore, doppiato nella versione italiana da Michele Gammino. Tuttavia mi vedo costretto a suggerirvi di perdervi la sua performance guardando l'episodio in lingua originale, non perché abbia qualcosa contro le traduzioni (anche se quelle de "I Griffin" in genere sono bruttine) ma perché le versioni italiane delle canzoni - forse fatte di fretta - sono spesso zoppicanti e impediscono di godersi appieno lo show. Trattandosi di un episodio in cui la musica ha un ruolo centrale, forse sarebbe stato meglio ricorrere a dei sottotitoli.



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