Review: BEATRICE CENCI OPERA MUSICAL al Pomezia In Musical

By: Jul. 02, 2019
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Review: BEATRICE CENCI OPERA MUSICAL al Pomezia In Musical

Calda serata d'estate in tutti i sensi sul palco allestito in Piazza Indipendenza a Pomezia per la serata che ha visto protagonista il musical del Maestro Simone Martino dedicato alla figura storica di Beatrice Cenci: calda per le elevate temperature estive e calda per l'argomento purtroppo sempre di attualità della violenza contro le donne.

I maltrattamenti subìti e la decapitazione della sventurata ragazza sono realmente avvenute nella seconda metà del 1500: la Roma papale aveva il necessario bisogno di ristabilire la supremazia del suo potere contro il dilagarsi della "giustizia fai da te" che aveva preso sempre più piede in quel periodo storico. Beatrice Cenci, pur vittima di atroci violenze finì per diventare un capro espiatorio per l'autorità ecclesiastica.

L'opera inizia con Claudia, una giovane donna dei nostri giorni, vittima di violenza domestica. Con evidenti segni di percosse si ritrova a leggere il diario di Beatrice Cenci, rivivendo pagina dopo pagina le similitudini delle loro tristi esistenze. Francesco Cenci, padre despota e vendicativo che non ha esitato a far uccidere due dei suoi figli, abusa sessualmente di Beatrice e umilia in continuazione la sua seconda moglie e l'unico figlio rimasto.

La sua cattiveria senza limiti spinge i tre ad organizzare un complotto per ucciderlo per finalmente liberarsi dalle ripetute violenze: a nulla vale la denuncia che la giovane vittima rivolge al Papa per chiedere il suo aiuto. La lettera che la giovane vuole far recapitare al Santo Padre viene intercettata da un cardinale e consegnata proprio a Francesco Cenci: questo non farà altro che infittire il suo odio e far rinchiudere tutta la famiglia in una sua proprietà nella campagna romana.

Olimpo Calvetti Il giovane tutto fare del Conte Cenci che gestisce questa casa, non vedeva Beatrice da quando era una bambina e se ne innamora perdutamente. La sventurata vede in lui l'unica possibilità di attuare il suo piano per eliminare il crudele genitore e lo coinvolge nell'omicidio: la paura del giovane e le barbare torture a cui viene sottoposto lo spingeranno a confessare la verità anche se poi non riesce a confermare la sua deposizione quando viene messo a confronto con la sua amata. Questo non ferma il giudice del Papa dal condannare il diabolico quartetto alla pena di morte per patricidio.

La vicenda, ben documentata negli archivi papali e riportata in molti libri, è qui rapportata e raccontata parallelamente al dolore della giovane Claudia: rafforzata dal leggere della disperazione di Beatrice e dell'ingiustizia subìta, trova la forza di alzarsi dal letto e correre a denunciare il suo carnefice. Anche se la violenza sulle donne è una piaga della nostra società oggi come allora, almeno forse ai nostri giorni una donna può e deve sentirsi in diritto di chiedere aiuto e ricorrere ad una giustizia che speriamo sia sempre più in loro aiuto.

L'opera di Simone Martino, scritta a quattro mani con Giuseppe Cartellà, racconta la vicenda con delle musiche di quella intensa drammaticità che ben gli conosciamo: senza esagerare nei toni o cadere nel banale, i suoi brani esprimono a pieno il tormento dei singoli personaggi senza tralasciare note più leggere nelle scene di gruppo per non appesantire troppo il complesso dell'opera.

Tutti gli interpreti da lui scelti hanno dimostrato la giusta dose di passione e di sofferenza necessari ai loro ruoli: con una menzione speciale per la sua limpida e impostata voce a Claudia Paganelli nel ruolo della matrigna, tutti hanno confermato le loro notevoli doti vocali e recitative: Perfettamente perfido, Giuseppe Cartellà, il terribile padre padrone. Beatrice è interpretata dalla giovane Martina Maiorino che ha reso palpabile il suo dramma interiore tra la voglia di vivere e la necessità di uccidere per potersi liberare. Luca Gaudiano nel ruolo di Giacomo Cenci ha commosso per la semplicità con cui ha proposto questo figlio che si ribella per non aver ricevuto l'amore del padre. Nel ruolo di Olimpo, il servitore di casa che renderà possibile la vendetta familiare, Luca Marconi, sempre impeccabile anche se penalizzato dal volume un po' più basso del suo microfono rispetto a quelli degli altri. Sharon Alessandri molto emotiva nel ruolo di Claudia, la donna moderna. Paolo Gatti e Danilo Ramon completano il cast nei ruoli della "giustizia papale".

La vera star della serata è comunque il Maestro Martino: è sorprendente quanto riesca a fare con i pochi mezzi messi a disposizione per allestire questa e le altre serate di Pomezia in Musical. Le scenografie sono semplicissime ma efficaci e con pochi movimenti effettuati a vista dall'ensemble, rendono molto efficaci i cambi di scena necessari alle varie parti dell'opera.

Elaborati e ben studiati i costumi realizzati da Laura Federico. Unico punto a sfavore l'audio non troppo ben bilanciato tra le basi musicali preregistrate e i livelli dei microfoni degli artisti, ma come sottolineato in precedenza, con i pochi mezzi messi a disposizione il Maestro Martino, che si è anche occupato della consolle in regia, ha fatto veramente miracoli.

Nei ringraziamenti finali ha ricordato che questa opera musical aveva debuttato cinque anni fa al Teatro Greco vincendo il primo premio come miglior musical per la nuova stagione: non ha però riscontrato in seguito lo sperato successo presso i produttori teatrali che hanno tendenza a rappresentare musical più leggeri, più commedie, più divertimento rispetto a musical più seri e drammatici. Con questo "nuovo debutto" e in questo periodo in cui la violenza sulle donne sia fisica che verbale, quest'ultima soprattutto sui social, è tornata a salire a livelli molto preoccupanti, una programmazione di questa tragica pagina della nostra storia potrebbe sensibilizzare le anime e le autorità ad una presa di posizione più forte per ridurre e speriamo eliminare questo dramma della nostra società.

MUSICA IN VERSI

Presenta

BEATRICE CENCI OPERA DRAMMATICA

Musiche e orchestrazione di Simone Martino

Libretto Giuseppe Cartellà

Testi Simone Martino e Giuseppe Cartellà

Regia di Simone Martino

Costumi Laura Federico

Trucco Jenny Tomasello

Grafica Letizia Magalli

Foto di scena Fabio Lo Reto

Cast:

Beatrice Cenci - Martina Maiorino

Francesco Cenci - Giuseppe Cartellà

Giacomo Cenci - Luca Gaudiano

Olimpo Calvetti - Luca Marconi

Lucrezia Petroni Velli - Claudia Paganelli

Il Giudice - Paolo Gatti

Il Bargello - Danilo Ramon Giannini

Claudia, la donna moderna - Sharon Alessandri

Ensemble: Angela Pascucci, Valerio De Marchi, Francesca Buttarazzi, Francesco De Marchi, Andrea Bezzi


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